Aprire un negozio di dischi a Milano, soprattutto qualche anno fa, quando il mercato del vinile era stazionario, era una scommessa. Nicola faceva il DJ al Plastic, si era appena trasferito a Milano e siccome non era Villalobos aveva bisogno di trovarsi un lavoretto extra, così si è messo a girare per i negozi di Corso di Porta Ticinese a lasciare CV un po’ a caso, a tutti i negozi che trovava sulla via. Uno di questi si chiamava, all’epoca, Deejaymix (prima ancora era Supporti Fonografici, un nome molto poco sexy per un negozio di dischi, c’è da dire) e quando il titolare lo richiamò, per Nicola fu l’inizio di un percorso che lo portò, pochi anni dopo, a rilevare l’attività e, con l’aiuto della sua compagna Francesca, dare una nuova identità e una nuova anima a quel posto, che dal 2009 si chiama Serendeepity.

Foto di Alice Gemignani
Oggi, insieme a Daniele Guerrini, musicista e parte del Tavolo Suono di Macao, Nicola costruisce l’identità musicale di Serendeepity selezionando personalmente ogni disco che passa in store. “Chiaramente, stando in una zona di passaggio come questa, dobbiamo per forza riservare uno spazietto per la musica più commerciale, anche se il 75% dei dischi di Serendeepity va in tutt’altra direzione,” ci racconta. Elettronica, dub, suoni tribali, techno e tutte le novità più assurde che il mercato discografico propone vengono mescolate tra i banchi di Serendeepity seguendo il gusto personale di ragazzi che hanno girato parecchio per metabolizzare i suoni e le suggestioni dei club europei e dei produttori più interessanti, senza farsi influenzare da un trend in particolare, scegliendo piuttosto dei “maestri” da cui prendere ispirazione. Questa ricettività, in combo con una sorta di desiderio di rivincita e affermazione dopo anni difficili per l’underground milanese, hanno reso Serendeepity un punto di riferimento per le nuove scene che stanno muovendo la città.

Foto di Alice Gemignani
“Negli ultimi anni l’Italia sta iniziando a farsi valere, in primis per quanto riguarda club e festival musicali, che vedono sempre più artisti italiani in line-up. Questo significa che ci sono parecchie persone che stanno spingendo per rendere più coeso e interessante l’underground musicale italiano, e noi siamo felici di essere parte di questo movimento.” Di questa centralità è prova anche il nuovo format di Serendeepity, “Mix the Picks”, in cui artisti, DJ e ascoltatori che passano da lì, anziché ascoltarsi i dischi in cuffia, li buttano sull’impianto e la loro selezione viene trasmessa in diretta streaming.
“Noi abbiamo scelto di avere in store solo dischi nuovi. Il vecchio negozio vendeva anche molto usato, ma storicamente a Milano non c’è mai stata una cultura del vinile particolarmente radicata, quindi ci sono poche collezioni da cui andare a prendere materiale. Per questo, da quando siamo Serendeepity, abbiamo deciso di concentrarci sul nuovo eliminando completamente la parte second-hand, se non per i vestiti. Fortunatamente negli ultimi tempi ci sono parecchie ristampe, che nella logica degli acquisti di Serendeepity occupano più del cinquanta percento del totale, quindi possiamo dire che guardiamo anche al passato, ma in un’altra ottica.”
Francesca, dal canto suo, viene dal mondo della moda e, quando Nicola ha preso in consegna il negozio di dischi, insieme hanno deciso di collocare nel basement una piccola selezione di abiti e accessori vintage. “Forse dalla vetrina si capisce poco, ma ti assicuro che per molti clienti, soprattutto per le coppie in cui magari uno solo è interessato ai dischi, trovarsi la sorpresa di un negozietto vintage all’interno di un record shop è un modo per non passare ore ad aspettare che il partner finisca di fare digging… In questo modo sono tutti contenti!” La scelta degli abiti vintage, ci racconta Francesca, è in parte collegata al discorso musicale. “Mi concentro su abiti e accessori principalmente anni Ottanta e Novanta. In particolare ho una fissa per le cinture e le cravatte, anche a casa ne ho un sacco.”
Adesso, anche grazie a Francesca, chi passa per Serendeepity non ha più la sensazione di entrare in un semplice negozio di dischi, ma in un vero e proprio mondo.

Foto di Alice Gemignani
*4 posti consigliati da Nicola e Francesca:
LIBRERIA VERSO: Uno spazio aperto da poco all’inizio di Corso di Porta Ticinese. Ci piace l’approccio che hanno, ci vorrebbero molti più posti così a Milano.
OSTERIA MA Sì: Un posto in cui ti alzi da tavola—se ce la fai ad alzarti—davvero contento.
BARMARE: In zona Porta Romana, un posto tutto di pesce aperto da nostri amici, consigliatissimo.
MACAO: Non possiamo esimerci da nominare quello che è diventato un luogo-culto per tutti quelli che cercano nel clubbing un momento di arricchimento, oltre che di totale viaggio.
Serendeepity
Corso di Porta Ticinese 100, Milano
☎︎ 02 8940 0420
Aperto
dom, lun 15-20
mar-sab 10.30-20
M2 Porta Genova
Bus 47, 74 Piazzale Cantore
Tram 3, 9, 10 P.zza Ventiquattro Maggio